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Strutture specializzate per l’Alzheimer: quali sono e quando rivolgersi

By Settembre 27, 2019Alzheimer
Strutture specializzate per l’Alzheimer

L’Alzheimer è l’emergenza dei nostri giorni. Nel mondo sono circa 50 milioni le persone affette da demenza e il numero in trent’anni il numero triplicherà, ma questa malattia ha ripercussioni non solo sulle persone che ne sono affette, ma anche su chi se ne prende cura, spesso solo e impreparato ad affrontarla. Quali sono le strutture specializzate per l’Alzheimer?

 

In Italia sono tre milioni le persone coinvolte nella cura di persone malate di Alzheimer, di cui il 70% sono donne. Prendersi cura in casa di una persona affetta da demenza è però molto complesso e il più delle volte i parenti non sono pronti ad affrontare una malattia così difficile, anche perché diversa da un caso all’altro.

È importante fare affidamento a medici e strutture specializzate per diversi motivi: una diagnosi precoce può aiutare a rallentare l’avanzamento della malattia e persone competenti possono aiutare ad affrontare tutte le difficoltà che l’Alzheimer comporta, disturbi psichici, comportamentali, difficoltà comunicative…

Nonostante ci siano molte strutture specializzate per l’Alzheimer, la prima cosa da fare quando si ha il sospetto che un proprio familiare o conoscente ne sia affetto è consultare il medico di famiglia. La nostra sensibilità e il nostro “sesto senso” possono essere il migliore campanello d’allarme: se notiamo mancanza di lucidità o un atteggiamento insolito, possiamo riferire i nostri sospetti al medico che valuterà la situazione e prescriverà se necessario esami diagnostici.

Strutture specializzate per l’Alzheimer: quali sono e quando rivolgersi

  • CDCD – Centri per i disturbi cognitivi e le demenze
    I CDCD (ex U.V.A.) sono strutture cliniche per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle diverse forme di demenza. Sono centri specialistici che diagnosticano la malattia e la sua fase di avanzamento, prescrivono la terapia adatta e possono anche indicare servizi dedicati. Il medico di famiglia che sospetta un caso di Alzheimer indicherà alla famiglia di rivolgersi a uno di questi centri che organizza le cure in maniera personalizzata, seguendo il malato e la sua famiglia.
  • Associazioni per i familiari
    Le associazioni locali svolgono un ruolo fondamentale e possono essere di grande aiuto per le famiglie che vivono con un familiare affetto da Alzheimer e sono presenti quasi in ogni città. 
  • Sportelli sociali
    Gli sportelli sono punti di accesso ai servizi sociali e sociosanitari utili per i cittadini che cercano informazioni sui servizi esistenti sul territorio e sulle iniziative o interventi sociali di cui si può usufruire. Ci si può mettere in contatto recandosi allo sportello, ma anche via telefono o posta elettronica. Gli sportelli sono pensati per le persone e i nuclei familiari che si trovano in condizione di difficoltà per ragioni di tipo relazionali, economiche, sociali o dovute a malattie e infortuni. Quindi si rivolgono ad anziani, disabili e persone adulte in situazioni di disagio. 
  • Distretti sociosanitari
    Assicurano alle persone residenti in un determinato territorio la disponibilità e l’accesso ai servizi e alle prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali secondo criteri di equità, accessibilità e appropriatezza. 
  • Reparti neurologici
    Sono i reparti ospedalieri che si occupano (anche) della degenza e della cura dei pazienti malati di Alzheimer, seguendo percorsi specifici indicati da neurologi che indicano le terapie migliori in base a ogni caso. 
  • RSA
    Le strutture sanitarie ospitano persone anziane di cui è difficile prendersi cura in casa, in genere perché hanno richieste cliniche molto specifiche o richiedono assistenza ininterrotta, difficile da garantire per i familiari. Nelle RSA le terapie farmacologiche vengono affiancate da quelle non farmacologiche per alleviare i sintomi, cercando la terapia migliore per ogni paziente. Le RSA sono strutture non ospedaliere, a carattere sanitarie che ospitano persone non autosufficienti: se sono private il pagamento è interamente a carico dell’ospite o dei familiari, se sono pubbliche, invece, è possibile concordare con l’Ufficio dei Servizi sociali del comune di residenza. In molte RSA sono presenti nuclei Alzheimer, specifici per persone affette da forme di demenza. 
  • CDI (Centro diurno integrato)
    Se non serve un aiuto continuativo, le famiglie possono anche scegliere questo tipo di soluzione, detto semiresidenziale, che offre assistenza medica e infermieristica, attività riabilitativa, ricreativa e socio-educativa. 
  • CDA (Centro diurno Alzheimer)
    Sono centri nati per venire incontro all’alta richiesta di soluzioni semiresidenziali. I servizi e le prestazioni offerte sono pensati proprio per questa malattia.

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