
La casa è il nostro rifugio, per questo anche quando siamo malati è sempre il posto migliore dove vivere. Ma se si tratta di demenza e la persona che ne è affetta vive da sola, tutto diventa più complicato, ma non impossibile, soprattutto nelle prime fasi della malattia. Ecco come.
Le persone malate di Alzheimer o altre forme di demenza possono vivere da sole, l’importante è che siano seguite da altre in maniera adeguata. E d’altronde lo sappiamo, non c’è posto migliore della propria casa per sentirsi al sicuro, a volte poi è difficile trovare una sistemazione per i nostri cari e ancora più spesso sono loro che non vogliono trovarla né accettano che una persona sconosciuta entri in casa loro. Può sembrare difficile, se non impossibile lasciare vivere da soli i nostri cari affetti da questa forma di demenza, ma in realtà non lo è. E viste le previsioni sociodemografiche, diventerà sempre più comune. Entro il 2045 è infatti previsto che il numero dei single aumenterà a quasi il 40%. Spesso, per le persone che vivono da sole, la diagnosi di demenza arriva tardi perché chi vive vicino a loro si accorge solo di episodi gravi.
Se, come diciamo spesso, prendersi cura di una persona malata di Alzheimer non è semplice, tanto meno lo è se lui non vive con noi o addirittura se abita lontano. Tutte queste situazioni scatenano ansie e sensi di colpa, in realtà organizzandosi il nostro malato potrà continuare a vivere in casa da solo. Basta seguire alcuni accorgimenti.
Malati di Alzheimer che vivono da soli: quali misure prendere in casa?
La cosa più importante è creare un ambiente protetto e sicuro; è necessario poi che alcune persone vadano a trovarli regolarmente garantendo l’assistenza più opportuna. In particolar modo ecco le precauzioni (piccole e concrete) da adottare quando il nostro malato di Alzheimer vive da solo:
- installare sistemi di accensione e spegnimento automatico di acqua e luce;
- assicurarsi che gli impianti siano a norma;
- controllare che il sistema di riscaldamento sia sicuro, automatizzato;
- sostituire il gas in cucina con piastre elettriche;
- controllare regolarmente le lampadine per evitare che il malato si trovi all’improvviso al buio – in generale la situazione della casa e degli elettrodomestici va tenuta costantemente sotto controllo;
- togliere tappeti e altri ostacoli presenti in casa;
- lasciare messaggi e appunti per ricordare di prendere le medicine o altro;
- chiedere a un vicino di tenere d’occhio il nostro caro e chi entra ed esce di casa – ovviamente non si può gravare la responsabilità sui vicini, ma avendo un buon rapporto con essi si può chiedere una mano;
- avere un mazzo di chiavi di riserva.
Malati di Alzheimer che vivono da soli: come comportarsi?
I consigli appena visti riguardano gli aspetti più pratici. Ci sono poi gli accorgimenti da avere per garantire una vita dignitosa e sicura al nostro malato.
- Tenere monitorato lo stato di salute
Non essendo sempre cosciente del suo problema, è bene fissare periodici controlli e visite mediche. Se il nostro caro deve prendere medicine tutti i giorni, si può provare a lasciargli un promemoria, ma spesso diventa necessario che qualcuno si occupi ogni giorno di somministrargliele. - Controllare l’alimentazione
Spesso le persone affette da demenza perdono consapevolezza anche dei bisogni più naturali. Possiamo telefonare per accertarci che abbia mangiato. Inoltre dobbiamo assicurarci che segua una dieta sana, completa e adatta alla sua situazione. Se questo non è possibile è bene trovare una persona che si rechi a casa del nostro parente all’ora dei pasti. - Andare a trovarlo con regolarità e assicurargli assistenza
Il modo più sicuro per essere certi che il nostro malato stia bene è andare a visitarlo o telefonargli. La costanza di queste visite (e controlli) ci permette di intervenire tempestivamente se ci dovessero essere nuove esigenze o se dovessero insorgere complicazioni. Le visite sono importanti anche da un punto di vista “sociale” spezzando l’isolamento del malato, tenendolo occupato con qualcosa di diverso. Inoltre, se la persona non può uscire di casa da solo, la visita nostra – o di una persona di fiducia – potrebbe essere anche l’occasione per fare un giro all’aria aperta, sempre importante. Ricordiamoci di chiedere aiuto: l’ideale è creare una rete di caregiver per gestire il malato: prendersi cura di una persona affetta da demenza non è semplice e può essere molto faticoso. Poter contare sul supporto di qualcun altro è fondamentale. - Aiutarlo con le faccende domestiche
Per quanto il nostro malato mantenga una certa indipendenza, non dovremmo caricarlo di responsabilità troppo grandi. Dobbiamo quindi assicurarci, o chiedere a qualcuno di farlo per noi, del pagamento delle bollette e di altre faccende quotidiane.
Infine, facciamo in modo che il nostro caro abbia sempre con sé il documento d’identità o qualcosa che aiuti a riconoscerlo – per esempio si può cucire sui vestiti una etichetta con il nome e un numero di telefono da chiamare in caso di emergenza – d’altra parte noi dovremmo avere una foto recente dal malato da poter mostrare in caso di smarrimento.
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