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I film sull’Alzheimer da vedere (parte prima)

By Luglio 22, 2022Alzheimer
film sull'Alzheimer

La visione di alcuni film può favorire l’anamnesi e l’autoanalisi. Seppure i film sull’Alzheimer non sconfiggano la malattia, possono però curare, raccontando storie che sentiamo molto vicine

 

Rispecchiarsi nei personaggi di un film o di un libro spesso è un sollievo: dà sicurezza, fa pensare di non essere da soli nel mondo a condividere un determinato destino. Quando c’è di mezzo una malattia, il coinvolgimento è ancora maggiore, ma oltre a un supporto metaforico e ideale, un film sull’Alzheimer può anche essere educativo. Le pellicole, che siano tratte da storie vere o inventate, possono mostrare diversi aspetti della malattia con cui noi caregiver abbiamo a che fare ogni giorno e vedere quelle stesse situazioni che viviamo noi “da fuori” può aiutare a guardare le cose in maniera più razionale, ma può anche aiutare concretamente, con qualche suggerimento. Abbiamo selezionato 5 film sull’Alzheimer tra quelli che ci sono piaciuti di più.

I film sull’Alzheimer da vedere

Ella and John – Paolo Virzì

The Leisure Seeker è il soprannome del vecchio camper con cui Ella e John Spencer andavano in vacanza coi figli negli anni Settanta. Una mattina d’estate, per sfuggire a un destino di cure mediche che li separerebbe per sempre, la coppia sorprende i figli ormai adulti e invadenti e sale a bordo di quel veicolo anacronistico per scaraventarsi avventurosamente giù per la Old Route 1, destinazione Key West. John è svanito e smemorato ma forte, Ella è acciaccata e fragile ma lucidissima. Il loro sarà un viaggio pieno di sorprese. Un film più in grado di equilibrare il riso e la commozione, l’ironia e lo sconforto.

Una sconfinata giovinezza – Pupi Avati

Lino Settembre e Chicca sono sposati da tanti anni. Un matrimonio felice e affiatato, nonostante le differenze: lui giornalista sportivo per il Messaggero, lei docente universitaria di filologia romanza, proveniente da una famiglia di primari e pianisti, dove tutti continuano a fare figli. Mentre loro due, Lino e Chicca, non ne hanno, non sono arrivati, ma quando Lino comincia ad accusare i primi segni di una demenza senile precoce e degenerativa, Chicca si trova a fargli da mamma, a occuparsene come fosse un bambino. Il film tocca corde profonde.

Amour – Michael Haneke

Sebbene questo film non parli di Alzheimer, lo sguardo sulla malattia è particolarmente interessante e puntuale. Il regista Michael Haneke riesce a cogliere perfettamente lo stato d’animo di un coniuge che per il troppo amore arriva a odiare sia la moglie malata sia se stesso. Anne e Georges hanno tanti anni e un pianoforte per accompagnare il loro tempo, speso in letture e concerti. Insegnanti di musica in pensione, conducono una vita serena, interrotta soltanto dalla visita di un vecchio allievo o della figlia Eva, una musicista che vive all’estero con la famiglia. Un ictus improvvisamente colpisce Anne e collassa la loro vita. Paralizzata e umiliata dall’infarto cerebrale, la donna dipende interamente dal marito, che affronta con coraggio la sua disabilità. Assistito tre volte a settimana da un’infermiera, Georges non smette di amare e di lottare, sopportando le conseguenze affettive ed esistenziali della malattia. Malattia che degenera consumando giorno dopo giorno il corpo di Anne e la sua dignità.

What They Had – Elizabeth Chomko

Durante un attacco di demenza, Ruth si alza dal letto e inizia a vagare, di notte, nel bel mezzo di una bufera di neve. La breve sparizione della donna spinge la figlia Bridget e la nipote Emma a fare ritorno a casa. L’episodio rinnova anche le tensioni tra il testardo patriarca Burt e il figlio Nicky. Mentre tutti si chiedono se sia il caso di ricoverare Ruth in una clinica specializzata, i legami familiari cominciano a logorarsi, riaccendendo rivalità che sembravano essere superate da tempo.

Still Alice – Richard Glatzer e Wash Westmoreland

Alice Howland è moglie, madre e professoressa di linguistica alla Columbia University di New York. Alice ha una bella vita e tanti ricordi, che una forma rara e precoce di Alzheimer le sta portando via. Confermata la diagnosi dopo una serie di episodi allarmanti, Alice confessa al marito la malattia e l’angoscia che ne deriva. La difficoltà nel linguaggio e la perdita della memoria non le impediranno comunque di lottare, trattenendo ancora un po’ la donna meravigliosa che è e che ha costruito tutta la vita. Si sente spesso dire che il cinema è terapeutico, che cura il ‘male di vivere’, la malattia, la sua insensatezza. E questo film potrebbe essere uno di quelli che davvero lo riesce a fare.

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