
Cosa sente una persona malata di Alzheimer? Questa è una delle domande che più frequentemente si pone chi si prende cura di loro. Cosa prova? Cosa vede? Soffre? E come? Purtroppo non c’è una risposta unica a queste domande, anche perché ogni paziente è differente dall’altro e la malattia di Alzheimer si manifesta in maniera e con sintomi diversi. Korian porta nelle piazza italiane il Fermata Alzheimer tour per immergersi nella malattia
Settembre è il mese dell’Alzheimer e Korian, impegnato a sensibilizzare nei confronti di una malattia che colpisce oggi circa 600mila Italiani e che in 30 anni triplicherà i suoi numeri, ha voluto incrementare il suo impegno, facendo vivere la malattia anche a chi malato non è.
Il tour Fermata Alzheimer, partito mercoledì 13 settembre da Treviso e in arrivo venerdì 27 settembre a Bari, permetterà alle persone che lo vorranno di fare un’esperienza immersiva nell’Alzheimer per 10 minuti. Grazie a visori multimediali dotati di tecnologia 3D si verrà proiettati in una “dimensione parallela” attraverso la quale sarà possibile provare il senso di smarrimento che vivono costantemente le persone affette da questa forma di demenza.
Ecco le tappe del tour:
- 13 e 14 settembre Treviso;
- 15 settembre Verona;
- 16 settembre Milano;
- 17 settembre Monza;
- 18 settembre Torino;
- 19 settembre Genova;
- 20 settembre Firenze;
- 21 settembre Roma;
- 23 settembre Olbia;
- 24 settembre Sassari;
- 26 e 27 settembre Bari.
Il tour, organizzato nel mese dedicato all’Alzheimer, pone l’attenzione verso una malattia che è una vera piaga oggi, perché già numericamente molto alta e in costante crescita. Sono infatti 1.200.000 le persone affette da demenza in Italia, di cui la metà da Alzheimer ed è prevista, come si diceva, una triplicazione dei casi nei prossimi 30 anni.
La malattia ovviamente non riguarda solo i pazienti, ma ha effetti diretti anche sui loro familiari che spesso se ne prendono cura in casa. Secondo i dati sono 3 milioni gli Italiani coinvolti nell’assistenza dei loro cari, di cui oltre 70% sono donne.
Questo è anche l’obiettivo di questo sito, spezzare l’indifferenza verso una malattia che coinvolge tante persone e di cui, però, si sa ancora troppo poco.