
Durante questo stadio il malato non è più autonomo e richiede di essere assistito completamente e continuamente. Alla perdita della memoria e della capacità comunicativa, si aggiungono molti altri sintomi come cambiamenti di personalità e incapacità a riconoscere le persone
La fase avanzata dell’Alzheimer dura in media tre anni e si conclude con un ulteriore breve periodo, chiamato fase terminale della durata di 6 o 12 mesi. Questo terza e ultimo stadio si riconosce da quella intermedia e quella iniziale perché il malato presenta severi deficit del linguaggio, non solo faticando a esprimersi, ma anche a comprendere quello che gli viene detto, mostra difficoltà a camminare e mangiare da solo e, progressivamente, perde anche il controllo delle funzioni intestinali.
Si tratta di un livello di demenza grave o molto grave che oltre a compromettere sempre di più la memoria, porta i malati a ripetuti cambiamenti di personalità e incapacità a svolgere qualsiasi attività. In particolare i malati di Alzheimer, nella fase avanzata mostrano questi sintomi:
- dimenticano la propria storia, facendo fatica a raccontare episodi della loro vita, anche lontani nel tempo;
- faticano a riconoscere i volti familiari e se ne dimenticano i nomi;
- perdono la consapevolezza di ciò che li circonda, restando sempre più disorientati;
- tendono a vagare senza meta e a perdersi, non riconoscendo gli spazi della casa o della struttura dove vivono;
- non sono più in grado di vestirsi da soli e di lavarsi;
- la loro personalità cambia così tanto da renderli irriconoscibili agli occhi di chi li assiste. Spesso diventano sospettosi nei confronti di tutti, anche delle persone più care e vicine;
- ripetono gesti in maniera incontrollata, per esempio muovendo le mani sempre nello stesso modo o cercando di strappare quello che hanno in mano;
- portano alla bocca tutto quello che trovano a portata di mano, che si tratti di cibo o meno;
- presentano problemi di sonno, tendendo a dormire di giorno e a essere inquieti di notte, cercando di scendere dal letto.
In questa fase finale della malattia le persone perdono il contatto con la realtà circostante, apparendo spesso assenti. È in questo stadio che diventa più che mai importante la comunicazione non verbale, se infatti i malati non sono più in grado di esprimere pensieri, bisogni e sensazioni e nemmeno di comprendere le parole delle persone che li circondano, possono tuttavia avvertire il significato dei gesti, delle espressioni facciali o di una carezza e di un abbraccio.
Le forme gravi di demenza, infine, portano anche a cambiamenti nel corpo di una persona che in genere perde peso, non controlla i riflessi, i suoi muscoli si irrigidiscono e viene compromessa anche la capacità di deglutire.
A causa di queste difficoltà e al loro progressivo aggravarsi, durante questa fase i malati dipendono completamente da chi li assiste.