fbpx

Come ridimensionare il senso di frustrazione nei malati di Alzheimer

By Luglio 1, 2022Alzheimer
Alzheimer e frustrazione

L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che con il progredire toglie sempre qualcosa in più alle persone che ne sono affette, così da renderle sempre più dipendenti dagli altri. E questo può scatenare un profondo senso di frustrazione. È importante affrontarlo e cercare di arginarlo

 

Il senso di frustrazione lo conosciamo tutti e a nessuno di noi piace. Sentirsi frustrati è una delle sensazioni peggiori che si possono provare: tante sono le cause, ma in generale ciò dipende dall’incapacità di avere o fare qualcosa e da un senso di inadeguatezza. Se già per noi è difficile gestirlo, possiamo solo immaginare quanto possa esserlo per una persona malata di Alzheimer. La demenza, infatti, come malattia degenerativa, a piccoli (ma a volte anche grandi e improvvisi) passi, si porta via pezzi di vita di una persona: perdita di memoria, perdita di coordinazione, di indipendenza, di comunicare e di avere il controllo sulla vita.

Tutto ciò, ovviamente, può creare grande senso di frustrazione, accorgersi di dover dipendere sempre di più dagli altri non è facile da accettare, soprattutto nei primi stadi della malattia quando ancora la persona malata è in grado di svolgere alcune attività in autonomia. E, talvolta, la frustrazione dei cari può generare frustrazione anche in noi che ce ne prendiamo cura, perché ci sentiamo inadeguati e incapaci di aiutare concretamente la persona. Ovviamente non è così, il senso di frustrazione non dipende da noi ma con il nostro atteggiamento possiamo aiutare a mitigarla.

Alzheimer e frustrazione: come affrontarla

Il metodo migliore per placare il senso di frustrazione in chi è affetto da demenza, è riconoscere questa emozione e far capire che la si comprende.  Le persone si sentono capite proprio quando le loro emozioni vengono riconosciute.

Inoltre possiamo cercare di alleggerire quella sensazione, non sminuendo il sentimento, ma cercando di mostrare qualcosa di positivo, usando il senso dell’umorismo e, in generale, cercando di non soffermarsi sul motivo scatenante della frustrazione.

Come prevenire la frustrazione nei malati di Alzheimer

Come diciamo tante volte, è molto importante che la persona malata di Alzheimer continui a fare più cose possibili in autonomia. È fondamentale sia perché aiuta a mantenere più a lungo le facoltà residue sia perché riuscire a completare da soli anche piccoli gesti è soddisfacente.

L’incapacità di fare le cose e la dipendenza dagli altri possono portare non soltanto alla frustrazione, ma anche alla perdita del senso della dignità e dell’autostima e dunque a uno stato di totale impotenza. Ecco perché non dobbiamo mai smettere di incoraggiare i nostri cari a completare alcune attività da soli, rassicurandoli che se avessero bisogno saremo presenti a fornire aiuto. Anche se dovessero impiegare più tempo di quanto ci metteremmo noi a completare un’attività, il valore di quel traguardo è impagabile. Tutt’al più se proprio qualcosa risulta impossibile possiamo provare a sostituire un’attività con un’altra, senza umiliarlo o evidenziare il mancato compimento di qualcosa, ma distraendolo. Quando è possibile, si può provare a far scegliere tra due o tre alternative: questo potrebbe essere già un piccolo aiuto in partenza per evitare di scatenare il senso di frustrazione perché, in genere, se non si sente sicuro di qualcosa, cercherà di “evitarlo”.

Dobbiamo anche ricordarci che i malati di Alzheimer sono persone in grado di sentire e provare emozioni. L’inattività è anche per loro causa di noia, quindi è importante tenere occupati i nostri cari anche per scongiurare questo pericolo.

Leave a Reply


Vuoi ricevere maggiori informazioni?




Ho preso visione dell'informativa. *
Presto il consenso all’invio di newsletter informative.
Presto il consenso all’invio, in forma cartacea e/o telematica, da parte delle società del Gruppo Korian Italia, di comunicazioni commerciali relative ai servizi offerti, di materiale informativo inerente alle attività e agli eventi promossi, di questionari e di indagini di mercato.
Presto il consenso alla profilazione delle informazioni personali per svolgere attività di marketing comportamentale.

* I consensi contrassegnati con asterisco sono obbligatori.