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Come gestire e prevenire il nervosismo nelle persone malate di Alzheimer

By Agosto 26, 2022Alzheimer
Alzheimer e nervosismo

Camminare su e giù per la stanza, toccare qualsiasi oggetto, aprire porte… tutti questi comportamenti sono manifestazioni di agitazione e nervosismo nelle persone malate di Alzheimer. Per gestirli occorre soprattutto mantenere la calma

 

Se ci prendiamo cura di una persona affetta da Alzheimer o altra forma di demenza ci sarà capitato di vederla più o meno di frequente irrequieta o facilmente irritabile. Uno dei segnali più evidenti è fisico: quando i malati di demenza sono irrequieti in genere iniziano a camminare avanti e indietro, toccano e prendono in mano tutto quello che gli è vicino e magari aprono la porta di casa o di altre stanze per spostarsi. 

Questi comportamenti sono segnali chiari di uno stato d’animo: le persone affette da demenza si comportano così quando sono agitate o nervose. Ovviamente non sempre c’è un motivo concreto che le ha fatte agitare. Viene spontaneo sentirsi in colpa pensando addirittura che il loro nervosismo dipenda da noi, ma la maggior parte delle volte questi stati d’animo sono solo conseguenza del danno cerebrale causato dalla malattia

In ogni caso, qualsiasi sia la causa, l’agitazione di una persona malata non può che generare nervosismo anche in noi che ce ne prendiamo cura si può innescare uno strano sentimento di malessere, che velocemente si può diffondere tra tutte le persone che convivono. Questo, ovviamente, non fa bene non solo a noi, ma anche alla persona malata che respirando agitazione si agiterà ancora di più. Ciò che è da fare è mantenere la calma e trasmettere tranquillità.

Alzheimer e nervosismo: come agire

Se ci accorgiamo che la persona malata di demenza è agitata o nervosa, la cosa migliore che possiamo fare è rimanere calmi, senza manifestare disagi. Questo vuol dire che è inutile, se non controproducente, cercare di fermare i movimenti e i gesti del malato. Molto meglio lasciarlo fare e provare a distrarlo, con gentilezza, con qualcos’altro: proponendo per esempio un’attività da fare o porgendo un oggetto da prendere in mano e che sappiamo abbia un effetto calmante. Nel momento in cui riusciamo a fermare il nostro caro, proporre di bere un bicchiere di acqua può essere utile a ristabilire un equilibrio interiore.

A questo proposito, è sempre utile eliminare nella dieta delle persone malate di Alzheimer o altre demenze le bevande che contengono caffeina (quindi caffè, ma anche il tè) ed evitare di far mangiare il cioccolato. 

Anche gli arredi possono contribuire a creare un’atmosfera serena: se fosse possibile, dovremmo togliere tutti gli oggetti che creano confusione e gli specchi in cui spesso le persone malate di Alzheimer non si riconoscono. Infine dovremmo limitare anche le visite di persone estranee al nucleo familiare a cui la persona malata è abituata: ogni cambiamento per chi soffre di demenza è un potenziale elemento di disturbo del proprio equilibrio.

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