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Come controllare che i nostri malati di Alzheimer bevano acqua

By Agosto 12, 2022Alzheimer
Alzheimer e sete

Quando le temperature estive aumentano, le persone affette da Alzheimer potrebbero non avvertire la sete. Sta ai familiari o chi si prende cura di loro prestare particolare attenzione, facendo visita e controllando che bevano la giusta quantità di acqua ogni giorno

 

In queste giornate di grande caldo, bisogna essere ancora più attenti verso le persone malate di Alzheimer. Perdendo la capacità di comunicare e talvolta anche la sensibilità potrebbero non rendersi conto di avere sete o caldo. Ma la disidratazione è un pericolo molto serio, soprattutto per gli anziani. In generale infatti gli anziani tendono ad avvertire meno la sete rispetto ai giovani e per di più il loro fisico dispone di minori riserve d’acqua. In questi soggetti può così subentrare in tempi brevi uno stato di disidratazione che, se non contrastato rapidamente, può essere fatale.

Per affrontare queste giornate nella maniera migliore per i nostri cari, la cosa più utile da fare è consultare il medico curante che conoscendo il paziente saprà darci i suggerimenti migliori e alcuni anche personalizzati per prenderci cura nella maniera più opportuna. Il medico, tra le altre cose, verifica le terapie farmacologiche ed eventualmente le adatta alle nuove condizioni.

Le persone affette da demenza, poi, rischiano di sviluppare altre malattie, anche croniche, che con il caldo potrebbero complicarsi. Ma non solo, le alte temperature possono aumentare anche il livello di stress e agitazione, che a loro volta possono essere indicatori di qualche “complicazione”, come la febbre o altri malesseri fisici. Ovviamente è bene rivolgersi al medico, ma è importante sapere che la disidratazione potrebbe accentuare l’ansia e l’agitazione nei pazienti malati di Alzheimer, soprattutto perché essi spesso non sentono lo stimolo della sete.

Si può, anzi si deve, porre molta attenzione quindi all’idratazione dei nostri malati. Dobbiamo assicurarci che bevano almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, evitando bevande alcoliche e troppo fredde. I pasti che prepariamo devono sempre essere leggeri, per facilitare la digestione, e ricchi di frutta e verdura. Sì anche a pasta e gelato, mentre no a cibi grassi e piccanti.

Per mantenere il livello di benessere dei nostri cari ovviamente è importante anche evitare che prendano caldo, quindi le uscite vanno limitate nelle ore più fresche della giornata e gli ambienti vanno mantenuti freschi facendo corrente o con ventilatori e condizionatori, stando sempre attenti che l’aria non colpisca direttamente la persona che potrebbe non accorgersi di sentire freddo, ammalandosi.

Alzheimer e sete: i consigli

Se i nostri cari abitano da soli, facciamo visita più spesso per controllare che bevano durante la giornata. Per aiutare a bere, possiamo versare un bicchiere di acqua o della bevanda che preferiscono, lasciandolo in vista. Possiamo sempre invitare a bere, ancora più efficace è farlo insieme a loro, così da imitarci.

Per stimolare la sete nelle persone malate di Alzheimer si possono preparare bevande con sciroppi o infusi alle erbe, per rendere l’acqua più “appetibile” e possiamo far fare degli spuntini o merende con creme, gelati, frullati di frutta e yogurt che contengono liquidi. A differenza di quanto si possa credere è importante anche usare il sale (senza esagerare, certamente), perché aiuta a trattenere i liquidi nell’organismo.

Infine, dobbiamo osservare. Uno stato di confusione più forte del solito potrebbe essere un campanello d’allarme per farci intervenire immediatamente.

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