
L’Alzheimer è una malattia che coinvolge, da subito, anche le persone che vivono con il malato o a stretto contatto con lui. E inevitabilmente porta a un cambiamento nelle relazioni e negli equilibri di famiglia: ecco come affrontarli.
Alla comparsa della malattia di Alzheimer dobbiamo essere pronti a un conseguente cambiamento nella relazione che abbiamo con la persona malata. I disturbi comportamentali che compaiono fin dall’inizio non possono che avere un riflesso sulla vita di tutti i giorni: sospetti, accuse, aggressività, diffidenza, manie di persecuzione… sintomi come questi sono la normalità in persone affette da demenza e possono seriamente minare le nostre relazioni. A tutto questo si aggiungono, con il peggioramento della malattia, anche una sempre più grave difficoltà a comunicare e perdita di memoria che rendono davvero complesso anche il semplice stare insieme. Il malato di Alzheimer potrebbe arrivare a non riconoscerci e anche noi, a causa dei suoi atteggiamenti, potremmo fare fatica a ritrovare la persona che abbiamo sempre conosciuto.
Qualsiasi siano i cambiamenti che avvengono nelle persone, dobbiamo sempre ricordarci che sono conseguenze della malattia. Ciò vuol dire che non si devono prendere sul personale atteggiamenti o parole, anche quando sembrano rivolti a noi. Ciò che dobbiamo invece fare è adattarci, cercando di capire le sofferenze e i disagi delle persone malate, in modo da rassicurarli e aiutarli.
Come affrontare i cambiamenti nelle relazioni con persone malate di Alzheimer
Siamo abituati a pensare in negativo alla perdita di memoria e di abilità e alle mancanze sempre più gravi che compaiono con il progredire della malattia, ma più che prendercela o lasciarci che ci scoraggino, dobbiamo trovare il modo giusto di accettare tutti questi cambiamenti e adattarci a essi, per stabilire nuovi equilibri e nuovi modi. Più in fretta riusciremo, meno rinunce dovremo subire, perché il rapporto sarà costruito sulle nuove esigenze.
Ovviamente diventerà necessario, a un certo punto, affrontare anche la questione dell’igiene personale perché la persona malata potrebbe non essere più in grado di lavarsi in autonomia. Come abbiamo detto in precedenza questo aspetto è molto delicato e va affrontato nella maniera giusta, per gradi e rispettando il più possibile la privacy della persona di cui ci prendiamo cura.
Non bisogna ignorare, infine, la sfera sessuale in tutte le relazioni di coppia in cui uno dei due partner è affetto da Alzheimer o altra forma di demenza. Anche in questo caso vale lo stesso detto qualche riga sopra. Il rapporto necessariamente cambierà e bisognerà trovare il modo di adattarsi, ma è importante non ignorare il problema e chiedere aiuto, rivolgendosi al proprio medico o a uno specialista per capire come affrontare la situazione nel migliore modo possibile per entrambi.