
È normale, soprattutto raggiunta una certa età, preoccuparsi di fronte a episodi di smemoratezza, pensando a una forma di demenza se non direttamente all’Alzheimer. Sebbene la perdita di memoria sia uno dei sintomi più comuni e uno dei primi a manifestarsi della malattia, non è l’unico e non sempre lo è davvero. Spesso possono essere solo normali conseguenze dell’invecchiamento.
Certo, chi si accorge di dimenticare episodi recenti o nota questo sintomo in una persona a lui vicina, dovrebbe prenotare una visita medica con uno specialista per un’eventuale diagnosi della malattia. A questo sintomo possono associarsene altri che rendono difficile lo svolgimento delle attività quotidiane, come abbiamo descritto nella nostra guida ai sintomi più comuni dell’Alzheimer. Deficit del linguaggio, disorientamento spazio-temporale, disinteresse, cambiamento dell’umore e anche della personalità sono altri sintomi che possono manifestarsi nella fase iniziale della malattia. Bisogna fare attenzione, però, a non fare un’autodiagnosi, sebbene questi siano dei campanelli d’allarme, solo un medico può effettuare una diagnosi.
Sintomi iniziali dell’Alzheimer più frequenti e quando dovremmo preoccuparcene
Perdita di memoria
Quando preoccuparsi?
- Quando si dimenticano informazioni appena apprese
- Se ci si scorda di appuntamenti o ricorrenze importanti
- Quando si ripetono spesso le stesse cose
- Se si fa fatica a ritrovare oggetti di uso quotidiano o questi vengono messi in posti inconsueti
Quando non preoccuparsi?
- In caso di piccoli lapsus, per esempio se si dimentica un appuntamento o ricorrenza, ma poi con un po’ di concentrazione si riesce a ricordare
Difficoltà nel portare a termine gli impegni
Quando preoccuparsi?
- Se si fa fatica a pianificare le giornate o a stare concentrati su attività e impegni
- Quando non si riesce a eseguire una ricetta fatta molte volte
- Quando attività quotidiane e normali diventano faticose da portare a termine
- Hobby e passatempi non sono più di grande interesse
Quando non preoccuparsi?
- Quando gli errori di esecuzione sono occasionali e si notano
- Se la fatica a svolgere attività riguarda cose mai fatte o viste prima
Confusione spazio-temporale
Quando preoccuparsi?
- Se non si ricorda la strada verso casa
- Quando si perde orientamento o non si sa dire dove ci si trova
- In caso di confusione sulla data attuale
- Quando si fatica a ricordare se un evento è accaduto vicino o lontano nel tempo
Quando non preoccuparsi?
- Se dopo un errore su date e spazi, ci si corregge subito
- Se il disorientamento è in luoghi sconosciuti
- Quando riesci a ritrovare cose perdute
Difficoltà linguistiche
Quando preoccuparsi?
- Quando si fa fatica a seguire una conversazione o non si trovano le parole per sostenere un discorso
- Se ci si interrompe a metà di una frase e non si sa come proseguire
Quando non preoccuparsi?
- Se le parole mancano saltuariamente
Difficoltà visive
Quando preoccuparsi?
- Quando si fa fatica a riconoscere lettere o parole scritte o a distinguere colori
- Se diventa difficile giudicare spazi e distanze tra gli oggetti
Quando non preoccuparsi?
- Quando il medico valuta le difficoltà visive come normali segnali di invecchiamento
Mancanza di giudizio
Quando preoccuparsi?
- Quando si fanno scelte poco giudiziose, come per esempio acquisti insensati, abbigliamento sbagliato per la situazione o trasandato
Quando non preoccuparsi?
- Se ogni tanto si prendono decisioni sbagliate, ma non gravi
Apatia
Quando preoccuparsi?
- Quando manca la motivazione a fare cose che sono sempre piaciute o a frequentare amici e familiari e a parlare con loro
Quando non preoccuparsi?
- Quando si tratta di un periodo di stanchezza motivato
Cambiamenti di umore e personalità
Quando preoccuparsi?
- Se ci si sente spesso confusi, triste o ansiosi, soprattutto quando ci si trova fuori dagli ambienti familiari
- Se amici e familiari si accorgono di cambiamenti di personalità
Quando non preoccuparsi?
- Se il nervoso nasce da alterazioni della routine