
Per alcuni non si può fare niente, altri invece si possono modificare e arginare con attenzioni e seguendo uno stile di vita sano. Ecco i principali fattori di rischio dell’Alzheimer
Come si è già visto in precedenza, non esiste un’unica causa che provoca l’Alzheimer. È molto probabile che si tratti di un insieme di fattori che insieme portano a sviluppare questa malattia: età, genetica, stile di vita e ambiente. Si può parlare quindi di fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di contrarre questa malattia ed è importante conoscerli, perché se su alcuni non possiamo intervenire, altri invece possono essere arginati facendo prevenzione. Qui di seguito vedremo i diversi fattori di rischio e come e dove si può fare qualcosa.
Alzheimer e fattori di rischio: quali sono e cosa si può fare?
Età
Il principale fattore di rischio conosciuto per l’Alzheimer e altre forme di demenza è l’avanzamento dell’età, ma non bisogna cadere nell’errore di credere che i sintomi di questa malattia siano normali conseguenze dell’invecchiamento. Se l’età aumenta il rischio, non è vero che ne è una causa diretta dell’Alzheimer. La maggioranza delle persone malate ha più di 65 anni . Dopo i 65 anni, il rischio di Alzheimer raddoppia ogni cinque anni. Dopo gli 85 anni, il rischio raggiunge quasi un terzo.
Storia familiare
Un altro grande fattore di rischio è la storia familiare. Coloro che hanno un genitore, un fratello o una sorella con l’Alzheimer hanno maggiori probabilità di sviluppare la malattia. Il rischio aumenta se più di un membro della famiglia ne è stato colpito. Quando le malattie tendono a svilupparsi in famiglia, l’ereditarietà (genetica) e i fattori ambientali, o entrambi, hanno un peso importante.
Genetica
Due categorie di geni influenzano il fatto che una persona sviluppi una malattia: geni di rischio e geni deterministici. I geni dell’Alzheimer sono stati trovati in entrambe le categorie. Si stima che meno dell’1% dei casi di Alzheimer siano causati da geni deterministici (geni che causano una malattia anziché aumentare il rischio di sviluppare una malattia).
Altri fattori di rischio… su cui si può intervenire
Se l’età, la storia familiare e l’ereditarietà (genetica) sono fattori di rischio che non possiamo modificare, i ricercatori negli ultimi anni si stanno concentrando su quelli che invece potremmo essere in grado di influenzare, attraverso uno stile di vita specifico. Eccone alcuni:
- Trauma cranico: c’è un legame tra le lesioni alla testa e il rischio futuro di demenza. Quello che possiamo fare è proteggere il nostro cervello, allacciando la cintura di sicurezza e indossando il casco, per esempio.
- Connessione cuore-testa: il cervello è nutrito da una delle reti più ricche di vasi sanguigni del corpo, e il cuore è responsabile del pompaggio del sangue attraverso questi vasi sanguigni al cervello. Il rischio di sviluppare l’Alzheimer o la demenza vascolare sembra aumentare a causa di varie condizioni che danneggiano il cuore e i vasi sanguigni, come per esempio malattie cardiache, diabete, ictus, pressione alta e colesterolo alto. Quello che possiamo fare è tenerci controllati e chiedere parere al nostro medico. Non solo, studi sul tessuto cerebrale suggeriscono che le placche e i grovigli hanno maggiori probabilità di causare i sintomi dell’Alzheimer se sono presenti anche ictus o danni ai vasi sanguigni del cervello.
- Invecchiamento sano: la ricerca suggerisce quale sia un modo di invecchiare sano, ossia seguire una dieta sana, rimanere socialmente attivi, evitare tabacco e alcol in eccesso e allenare sia il corpo sia la mente.
Alzheimer e fattori di rischio: due curiosità
L’alluminio non è una causa
Durante gli anni Sessanta e Settanta, si era sviluppata la credenza che l’alluminio potesse causare il morbo di Alzheimer. Questo sospetto ha portato a preoccuparsi dell’esposizione quotidiana all’alluminio attraverso fonti come pentole, fogli di alluminio, lattine di bevande, antiacidi e antitraspiranti. Da allora, gli studi non sono riusciti a confermare alcun ruolo dell’alluminio nel causare l’Alzheimer. Quasi tutti gli scienziati oggi si concentrano su altre aree di ricerca e sono rimasti in pochi ricercatori a credere che questo materiale possa davvero essere una causa.
Latini e afroamericani i più a rischio
Studi scientifici mostrano come persone anziane latine hanno una probabilità di circa una volta e mezza maggiore di sviluppare l’Alzheimer e altre demenze, mentre gli afroamericani anziani hanno circa il doppio delle probabilità. La ragione di queste differenze non si conosce, ma i ricercatori ritengono che i tassi più elevati di malattie vascolari in questi gruppi di persone possano aumentare il rischio di sviluppare l’Alzheimer.