
Il momento dell’igiene personale e in particolare quando si tratta di fare il bagno a una persona malata di demenza può essere difficile e frustrante. Ma ci sono alcuni accorgimenti per rendere questa attività più piacevole o almeno un po’ meno fastidiosa
Come abbiamo detto nel precedente articolo, il momento del bagno per le persone malate di Alzheimer può essere stressante e complicato. Abbiamo visto come preparare tutto in anticipo, questa volta vedremo come cercare di adattare il processo per rendere quest’attività il meno fastidiosa possibile, più sicura e anche più facile per noi da gestire.
Alzheimer e bagno: gli accorgimenti per migliorare il momento
- Proviamo a far fare il bagno ai nostri cari sempre alla ora del giorno a cui la persona era abituata. Cambiare l’orario può confondere.
- Usiamo frasi semplici per guidare la persona in ogni fase del bagno, anche per quelle che a noi sembrano scontate (per esempio: “Entra in vasca”, “Lavati le braccia”, “Prendi il sapone” ecc…).
- Possiamo cercare di suggerire le azioni da fare mimandole o guidando gli arti del nostro caro.
- Usare una panca da vasca o una sedia da bagno che può essere regolata a diverse altezze può aiutare la persona a entrare e uscire.
- Lavare i capelli della persona può essere il compito più difficile. Durante questa operazione possiamo tenere a portata di mano un asciugamano per ridurre la quantità di acqua sul viso della persona.
- Assicurarsi che vengano lavate le parti intime, specialmente in caso di incontinenza.
Certe volte, nonostante tutti questi accorgimenti e le attenzioni, il momento del bagno risulta uno dei più complicati e di difficile gestione. Ci sono delle alternative da usare quando il nostro caro si mostra troppo stressato e in generale dobbiamo essere coscienti che, nonostante la malattia, chi abbiamo di fronte resta una persona con le sue preferenze che molto facilmente non corrispondono alle nostre. Se una persona è sempre stata abituata a fare la doccia, iniziare a lavarsi in una vasca potrebbe richiedere del tempo.
Per non sottoporre a uno stress prolungato le persone, possiamo pensare di lavare una parte del corpo al giorno, evitando di dover fare il bagno “intero”, oppure separare il momento dello shampoo dal resto. Possiamo distanziare i bagni tra di loro, facendo una spugnatura con un asciugamano tra uno e l’altro, utilizzando un sapone che non richiede risciacquo (si trovano in farmacia). Inoltre, la cosa più efficace, per facilitare il bagno è chiedere l’aiuto di una persona più esperta di noi, qualcuno che si occupi di persone con demenza o con disabilità per lavoro e che quindi sa come muoversi e muovere una persona senza rischiare di fargli male.
Alzheimer e bagno: cosa fare dopo
Anche una volta finito il bagno ci sono delle cose da tenere a mente e da fare. Eccone alcune:
- controllare la presenza di eruzioni e piaghe, specialmente se la persona è incontinente o incapace di muoversi;
- far sedere la persona mentre si asciuga e indossa abiti nuovi;
- assicurarsi che la persona sia completamente asciutta;
- accarezzare la persona per asciugarla invece di strofinarla energicamente;
- applicare una crema per mantenere la pelle idratata;
- applicare il borotalco nelle pieghe della pelle.
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