
Le piaghe da decubito sono molto frequenti nei casi avanzati di Alzheimer, ma spesso la malattia non permette alla persona che ne è affetta di accorgersene. Siamo allora noi a dover controllare la pelle del nostro caro e a intervenire tempestivamente
Quando ci prendiamo cura di una persona malata di Alzheimer dovremo alzare la soglia di attenzione, per riuscire a cogliere cambiamenti, segnali e tutto ciò che ci sembra “strano” o diverso da come è sempre stato. Se abbiamo parlato tante volte dei cambiamenti più visibili, dovuti al progredire della malattia, come la perdita delle capacità comunicative o anche di movimento, meno ci siamo soffermati sul corpo delle persone malate.
Sia che ci occupiamo noi di lavarlo o vestirlo dovremmo costantemente controllare che non compaiano macchie sulla pelle. Una volta trovata una o più macchie, possiamo provare ad aspettare qualche ora per vedere se non scompare. Se così non fosse, è probabile che sia una piaga da decubito.
Ma cosa sono le piaghe da decubito? Si tratta di zone di pelle lese in seguito a una compressione o attrito continuativo. Le persone malate di Alzheimer corrono questo rischio soprattutto nella fase avanzata della malattia, quando rimangono a letto o seduti senza muoversi per lungo tempo. Le piaghe possono comparire in qualsiasi parte del corpo, ma sono frequenti sulle zone di pelle, direttamente a contatto con il letto o la sedia a rotelle o una poltrona dove passano la maggior parte del loro tempo.
Le piaghe si possono curare, soprattutto in una fase iniziale, ma sono molto dolorose quindi è meglio prevenirle. Ora vedremo come.
Alzheimer e piaghe da decubito: come intervenire
Non appena noi o chi si prende cura del nostro caro malato si accorge della comparsa di una piaga di decubito, dovremmo cercare cercare di capire cosa l’ha causata: una piega del lenzuolo, l’attrito degli indumenti o altri. Se riusciamo a individuare velocemente la causa, il problema di può risolvere facilmente rimuovendo la fonte di attrito o pressione e proteggendo ulteriormente la parte dolorante. Esistono cuscini specifici antidecubito che possono migliorare in fretta la situazione.
Se ci dovessimo accorgere di una piaga che è già infettata, dovremmo assolutamente ricorrere all’assistenza di un medico.
Come prevenire le piaghe da decubito nelle persone malate di Alzheimer
Accertarsi che il malato venga girato da un fianco all’altro almeno ogni due ore o che lo faccia da solo, se è in grado. Possiamo ricordarglielo noi, invitandolo a cambiare la posizione, non solo quando è a letto, ma anche durante il giorno quando è seduto in poltrona.
Resta comunque a noi l’impegno di controllare con attenzione particolare quelle parti del corpo che sono in contatto con il letto o la seduta e anche quelle che non sono protette da masse muscolari. Durante il giorno è bene, fino a quando è possibile, incoraggiare la persona malata ad alzarsi in piedi e a camminare un po’ ogni due ore circa. Quando questo non sarà più possibile, possiamo comunque far compiere dei movimenti lenti al corpo anche da seduto o sdraiato.
Uno dei modi migliori per prevenire le piaghe da decubito è praticare un po’ di ginnastica. Il movimento degli arti in particolare migliora la circolazione e contribuisce ad attenuare un aumento della pressione. Più si invecchia, più la pelle, come tutti gli organi, diventa fragile. Per mantenerla sana ed elastica, un grande aiuto viene dalla nostra alimentazione. Una dieta equilibrata, varia e fatta di alimenti sani possono aiutare a renderla resistente alle lesioni.
Sono importanti anche gli abiti che indossano le persone: sono da evitare quelli troppo stretti, ma soprattutto bisogna evitare il più possibile la sudorazione. Quindi anche a letto dobbiamo controllare che il nostro caro non sia troppo coperto. In generale, valgono questi accorgimenti: evitare gli indumenti stretti e le coperte troppo pesanti, specialmente sui piedi; evitare che il malato abbia troppo caldo e sudi; eliminare gli indumenti che possono causare attrito, come calze, cinture, reggiseni…; controllare che il letto sia sempre ben fatto con le lenzuola tirate.
Altra cosa importantissima da fare è asciugare molto bene la persona malata dopo il bagno o episodi di incontinenza e non tardare a usare i pannoloni, quando questi ultimi diventano frequenti. Il momento del bagno è anche il migliore per controllare se presenta macchie o rossori. Se ci accorgiamo della presenza di esse, dobbiamo fare attenzione a come asciughiamo quella zona dopo il bagno: evitare lo sfregamento e sostituirlo invece tamponando velocemente e con leggerezza.