
Mentre depressione, disturbi d’ansia e apatia prevalgono nella fase iniziale della malattia, irrequietezza, irritabilità, allucinazioni e deliri sono più frequenti negli stadi più avanzati. Quali sono i disturbi cognitivi più comuni e come ci si deve comportare di fronte a essi?
La malattia di Alzheimer è caratterizzata da sintomi che pur manifestandosi in modo diverso di caso in caso, sono comuni tra i pazienti. Si possono suddividere in disturbi comportamentali e disturbi cognitivi.
I disturbi psichici dell’Alzheimer più frequenti
Deliri
I deliri sono un’alterazione acuta dello stato di coscienza, della percezione e dell’identificazione che riducono la capacità di focalizzare, di mantenere o di spostare l’attenzione, con conseguente disorientamento, deficit del pensiero astratto, della memoria, del comportamento e alterazioni del ritmo sonno-veglia. I deliri sfociano in falsi convincimenti, come il furto, la gelosia, l’avvelenamento, la convinzione che persone morte siano invece vive e vengono vissuti come reali che quindi la persona che li vive può rimanerne spaventata.
Consiglio: parla con il malato e chiedegli di raccontarti cosa crede stia succedendo.
Allucinazioni
Le allucinazioni sono percezioni sensoriali che sembrano reali nonostante avvengano senza uno stimolo esterno. Possono essere visive, uditive o miste. In genere si tratta di percezioni negative che possono causare comportamenti aggressivi o causare sofferenza.
Consiglio: cerca di calmare il tuo caro, rassicurandolo e facendolo sentire al sicuro.
Misidentificazioni
Si tratta di false convinzioni basate su stimoli reali, ma che vengono interpretate in maniera scorretta. Tra le misidentificazioni più comuni ci sono quelle che fanno credere al malato che in casa ci siano estranei , quella che riguardano se stessi impedendo, per esempio, al malato di riconoscersi nello specchio (vedendo la sua figura riflessa la persona pensa che ci sia qualcun altro nella stanza: per questo è importante prestare attenzione all’arredamento). La misidentificazione può riguardare anche altre persone, oggetti ed eventi visti in televisione o sentiti al telefono.
Consiglio: cerca di spiegare e rassicurare il malato senza mettere in discussione però le sue convinzioni.
Depressione
Depressione e demenza sono purtroppo un binomio molto frequente. Alla comparsa dell’Alzheimer è frequente e normale che compaiano tristezza o depressione e difficile a volte è interpretare questa associazione che va lasciata fare a un medico.
Consiglio: presta attenzione ai segnali che potrebbero indicare depressione – come cali di energia, alterazione dell’appetito, mancanza di sonno, disinteresse per attività che sono sempre interessate. Dai sempre sostegno alla persona e mostragli comprensione ascoltandola. Cerca di stimolarla.
Apatia
L’apatia è caratterizzata da una ridotta motivazione e partecipazione alle attività quotidiane, che porta a isolarsi e ad assumere un atteggiamento di indifferenza. L’apatia è purtroppo molto frequente nelle persone affette da demenza e tanto più la malattia progredisce, tanto essa diventa più frequente e forte.
Consiglio: incoraggia il tuo caro a svolgere un’attività che sai gli piace fare e congratulati per il suo risultato. Se si interrompe, non insistere.
Ansia
L’ansia può provocare cambiamenti comportamentali gravi e traumatici che possono mascherare la demenza sottostante. L’ansia, tra i sintomi più frequenti dell’Alzheimer, può essere generata da confusione temporale, da allucinazione e deliri.
Consiglio: rassicura il malato con toni calmi e provando a spiegargli la realtà. Il solo uso di un tono rassicurante potrebbe riuscire a calmarlo. Cerca di creare un ambiente familiare sereno, scandito da routine quotidiane che lo tranquillizzino.