
Le forme di demenza come l’Alzheimer gradualmente compromettono la capacità di una persona di pianificare, iniziare e completare un’attività. Ecco perché attività familiari, gesti ripetitivi e rispetto degli orari aiutano i caregiver nella gestione del malato.
Familiarità. Questa è la parola che ogni caregiver deve tenere a mente prendendosi cura di un malato di Alzheimer. Più le azioni, i volti e gli ambienti sono familiari, meno stress creano nel nostro caro. Le attività strutturate in una routine quotidiana possono infatti ridurre l’agitazione e migliorare l’umore.
Prendersi cura di una persona affetta da qualche forma di demenza è un lavoro molto impegnativo che richiede pazienza e tolleranza. Per evitare di sopraffare il nostro malato con troppe cose contemporaneamente, ma anche per alleggerire il nostro lavoro, è dunque importante creare delle abitudini.
Come farlo? Ecco alcuni suggerimenti per costruire un piano della giornata funzionale.
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- Tieni conto come prima cosa delle abitudini della persona, i suoi gusti e le sue preferenze. Imposta le giornate seguendo le sue usanze, proponendogli attività familiari o simili. Per esempio se la domenica la persona era abituata ad andare a messa, e le condizioni fisiche lo permettono, portalo.
- Programma le attività più impegnative nel momento della giornata in cui la persona è più attiva e reattiva.
- Non sovraccaricare di attività la giornata. Lo stress genera altro stress.
- Dedica molto tempo ad attività come i pasti e l’igiene e lasciane altro tra una attività e l’altra così che imprevisti o attività cosiddette spontanee – come le visite di amici o parenti – non intralcino il vostro piano.
- Lascia il più possibile autonoma la persona, ma riduci le possibilità di scelta: per esempio proponi solo due opzioni per il pranzo o per gli abiti da indossare. Coinvolgi, ma senza creare confusione.
- Rispetta gli orari della sveglia e del coricamento. Dormire lo stesso numero di ore ogni giorno aiuta a mantenere equilibrio durante la giornata.
- Crea una routine anche in cucina. Per esempio stabilendo, proprio come si faceva una volta, cosa mangiare in base al giorno della settimana. Più riferimenti temporali riescono a individuare i malati di Alzheimer, meno senso di smarrimento proveranno.
- Sii flessibile: una volta creata la routine, sii pronto a modificarla in corsa se la persona che curi dimostra segni di insofferenza. Non solo, con il progredire della malattia le capacità e le esigenze del malato cambieranno. Con creatività e flessibilità sarai pronto a modificare la routine per adattarla meglio alle nuove esigenze.
In ogni caso, tieni a mente che non esiste un modo giusto per creare una routine quotidiana, ma esiste il modo che funziona meglio per te e la persona di cui ti prendi cura.
Non preoccuparti di farlo in maniera perfetta, prova, sperimenta e adatta fino a quando non troverai la formula giusta.