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Come aiutare una persona affetta da Alzheimer a vivere bene

By Dicembre 10, 2021Alzheimer
Aiutare una persona affetta da Alzheimer

Vivere con l’Alzheimer può avere un grande impatto emotivo, sociale, psicologico e pratico su una persona. E adattarsi a questi cambiamenti è difficile. Alcuni suggerimenti per chi se ne prende cura.

 

Ci sono molti altri fattori oltre ai sintomi della demenza che giocano un ruolo nel condizionare l’esperienza della malattia, per esempio le relazioni che la persona malata ha con gli altri, l’ambiente in cui vive e l’aiuto che riceve. I rapporti personali e l’ambiente sociale di una persona sono centrali per la vita di ognuno di noi, indipendentemente dall’età o dalle nostre capacità mentali. E quindi il supporto che ci viene dato da chi vive intorno o con noi è prezioso. Questo vale, ovviamente, ancora di più quando si parla di demenza. Amici, infermieri, badanti e famiglia possono aiutare una persona affetta da Alzheimer a sentirsi apprezzata e inclusa. Il sostegno deve tenere conto della persona di cui ci prendiamo cura, dobbiamo sempre considerarlo un individuo, concentrandoci sul mantenimento del suo benessere e sulla soddisfazione dei suoi bisogni.

Quando aiutiamo un nostro caro con demenza, è utile prima di tutto conoscere la malattia, i suoi sintomi più comuni – pur sapendo che questa malattia ha un impatto diverso da persona a persona – e l’impatto che avrà su di lui e anche su di noi. Innanzitutto dobbiamo impegnarci a capire cosa può sentire e provare la persona malata, perché certamente sono queste sue emozioni e sensazioni che influenzano il suo comportamento. I malati di Alzheimer possono sperimentare un mondo che è molto diverso da quello che vediamo e viviamo noi. Per garantire le migliori cure dobbiamo cercare di assumere il loro punto di vista. Abbiamo già parlato dell’approccio capacitante che riconosce le capacità e le competenze del malato, seppur elementari, per creare una relazione migliore e più bilanciata. Ogni persona ha la propria storia di vita, la sua personalità, i suoi gusti e le sue antipatie. È molto importante conoscere tutti questi elementi, riconoscere le capacità e facoltà che la persona ha ancora così da poterle stimolare.

Ovviamente, la demenza ha molti sintomi. La maggior parte delle persone sperimenta difficoltà di memoria e problemi di pensiero. Questi a loro volta possono portare alla perdita di autostima, fiducia in se stessi, indipendenza e autonomia,
ruoli e relazioni sociali, la capacità di svolgere le attività preferite o gli hobby e abilità della vita quotidiana (come per esempio cucinare, guidare). Nonostante la perdita di tutte queste cose, i nostri cari manterranno alcune facoltà e soprattutto sentiranno ancora connessione emotiva con le persone e il loro ambiente. Anche nella fase avanzata della malattia.

Perciò è fondamentale fare di tutto per farli vivere bene, il più a lungo possibile, facendoli rimanere attivi, impegnati e il più indipendente possibile. Il ruolo del caregiver ha un ruolo importante in questo.

Ecco una piccola lista di suggerimenti da cui partire per aiutare i nostri malati di Alzheimer a vivere meglio, mantenendo il loro benessere il più possibile:

  • incoraggiare l’attività fisica. In base ai risultati di alcuni studi, l’esercizio o l’attività fisica regolare possono migliorare la “convivenza” con la malattia. Basta scegliere attività che piacciano a ;
  • preparare pasti che mantengano una dieta equilibrata e che siano poveri di grassi e ricchi di verdure;
  • creare una routine quotidiana che promuova la qualità del sonno e l’impegno con gli altri;
  • identificare le situazioni che possono essere troppo stressanti per la persona con demenza ed evitarle;
  • lavorare insieme per trovare ciò che aiuta la persona a rilassarsi.

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