
Si manifesta nelle fasi iniziali della malattia e, di solito, persiste nel progredire. L’apatia è uno dei sintomi dell’Alzheimer più diffusi e può avere forti ripercussioni anche su chi si prende cura dei malati. Ecco come affrontarla
Oltre ai sintomi cognitivi, come la perdita di memoria o la difficoltà a comunicare, l’Alzheimer presenta anche sintomi non cognitivi, che riguardano la sfera della personalità, la percezione e il comportamento.
Come riconoscere l’apatia
Tra questi uno dei più frequenti è l’apatia. Una parola che a volte usiamo per descrivere alcune persone che mancano di spirito. In effetti l’apatia è la perdita di motivazione, che si manifesta come diminuzione dell’attività e proattività e una generale diminuzione degli obiettivi da parte del malato. È frequente vedere le persone malate di Alzheimer sedute, a far nulla, per molto tempo. Spesso non parlano nemmeno, chiudendosi in se stesse. Tra i pazienti malati di Alzheimer la frequenza dell’apatia è alta e si manifesta in un intervallo compreso tra il 25 e il 50%.
Una delle conseguenze correlate all’apatia è la depressione, anche se è bene sottolineare che essendo questa patologia un disturbo neuropsichiatrico è importante che venga diagnosticato da un medico.
L’apatia si manifesta in genere nelle fasi iniziali della malattia, ma persiste con il passare del tempo ed è così diffusa che dal 2008 sono state emesse alcune linee guida per una corretta diagnosi dal Consorzio Europeo della malattia di Alzheimer. La diminuzione della motivazione nella persona malata deve manifestarsi per almeno quattro settimane e devono manifestarsi almeno due di queste situazioni: riduzione dei comportamenti diretti a un scopo, diminuzione dell’attività cognitiva diretta a uno scopo ed emotività ridotta.
Come affrontare l’apatia
Ma cosa fare quando la persona di cui ci si prende cura manifesta apatia? Ecco qualche suggerimento per gestire meglio questo sintomo e vivere più serenamente:
- Non forzare
Se il nostro caro mostra di non avere voglia di fare qualcosa, è inutile insistere perché ciò rischierebbe di innervosirlo e agitarlo. - Scegli l’attività giusta
Un buon modo per stimolare la persona che soffre di apatia è invitarla a svolgere un’attività semplice, che è in grado di portare avanti da sola. A volte l’apatia può derivare proprio dalla frustrazione nel non riuscire più a svolgere mansioni. Nel riuscire a concludere da solo qualcosa, la persona potrebbe ritrovare la motivazione. - Valorizza il successo
Quando il malato riesce a portare a termine un’attività è consigliabile far vedere che lo si è notato e soprattutto apprezzato.