
Imparare a curare i nostri malati di Alzheimer per alleviare la loro sofferenza e rendere migliore la loro vita è fondamentale. Nonostante la malattia, i nostri cari restano delle persone con un vissuto, gusti e abitudini. Una guida per curarli nel migliore dei modi, alleviando anche la nostra fatica di caregiver.
Ridurre lo stress dei caregiver e aumentare il benessere degli ammalati. Questo è l’obiettivo delle cure perché, lo sappiamo, le forme di demenza e in particolare l’Alzheimer generano condizioni di fragilità e grave debolezza in chi ne è affetto, ma senza risparmiare chi se ne prende cura: amici, familiari e operatori. In particolare per le persone che convivono con un malato di Alzheimer in casa, l’impegno richiesto è enorme. Ecco perché è necessario sensibilizzare la società intera, e non solo chi è direttamente coinvolto da questa malattia, dell’Alzheimer, perché per troppo tempo, familiari e caregiver sono stati lasciati o si sono sentiti soli: niente di più sbagliato dal momento che questa malattia – che non ha ancora una cura – richiede attenzioni e servizi attenti e personalizzati, dal momento che si manifesta diversamente in ogni persona.
Questo è l’impegno di questa piattaforma da quando è nata: spezzare l’indifferenza attorno alla malattia invisibile, portare consapevolezza e accompagnare malati e caregiver nella fatica e nella sofferenza. Perché se è vero che non esiste ancora un farmaco in grado di bloccare il progresso della malattia o di “riparare” i danni al cervello, esistono altri tipi di cure e assistenza che possono migliorare le condizioni di vita del malato.
Lo scorso 21 settembre si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Korian per il prossimo mese sarà in tour in giro per l’Italia per avvicinare le persone alla malattia, portando consapevolezza e aiuto a tutti i caregiver. Inoltre qui è possibile condividere la propria esperienza, raccontando la propria storia, un’emozione, un ricordo… perché condivisione è unire le forze.
Nelle prossime settimane, grazie a un contributo di due medici specializzati, i professori Angelo Bianchetti e Marco Trabucchi che hanno costruito una guida per i familiari, proveremo a dare consigli e indicazioni utili per migliorare le cure dei nostri cari, cercando di capire meglio la malattia che cancella la memoria, che atteggiamento assumere, come approcciarsi a un malato e come comunicare con lui. Perché anche senza ricordi, non dobbiamo scordarci, che i nostri amici o familiari restano delle persone con un loro passato e i ricordi delle emozioni.
Gli aspetti che andremo ad approfondire sono:
- conoscere la malattia e il suo decorso;
- capire l’importanza di una diagnosi precoce;
- scoprire come comportarsi con un malato di Alzheimer;
- conoscere i luoghi di cura e le possibilità di aiuto;
- indagare le cure attualmente esistenti;
- riconoscere i propri bisogni di caregiver.
Il grande impegno della ricerca clinica e psicosociale, sviluppato negli ultimi anni, inizia a produrre risultati, con l’obiettivo di identificare il modo migliore per esercitare l’arte del caregiving aumentando il benessere dei malati e conseguentemente anche dei caregiver. Assistere la persona affetta da demenza richiede competenze tecniche (cure farmacologiche, alimentazione corretta, prevenzione, terapie non farmacologiche), ma anche una visione globale, caratterizzata dalla capacità di accompagnare, tollerare, consigliare, rasserenare e amare. E questo si può fare solo se non si è abbandonati, ma supportati dalle Istituzioni, dalle società, dalle strutture, dalla famiglia e dalla comunità scientifica.