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Alzheimer e viaggi: i consigli per vacanze tranquille

By Giugno 11, 2021Alzheimer
Alzheimer e viaggi

Estate è sinonimo di vacanze. Anche se viviamo con una persona malata di Alzheimer possiamo viaggiare, ma è bene preparare il viaggio. Ecco utili consigli per vivere serenamente i giorni via da casa.

 

Siamo abituati a pensare alle vacanze come a giornate rilassanti, in cui la routine quotidiana, con i suoi stress e le sue fatiche, viene spezzata. Relax, posti da favola e tanto tempo tutto per noi. In realtà chi si prende cura di una persona affetta da demenza non c’è niente di più lontano da questa immagine. Viaggiare con malati di Alzheimer non è facile e anzi può diventare un momento molto difficile da gestire e stressante. Per noi e per i nostri anziani.

Alzheimer e viaggi: i consigli per vacanze tranquille

  • Se il viaggio dura più di quattro ore, sarebbe bene per il nostro malato fermarsi da qualche parte per fare una pausa. Il viaggio può essere stressante. Uno stop breve permette di concentrarci, specialmente se viaggiamo in auto e siamo impegnati nella guida, di riportare le attenzioni sul nostro caro e aiutarlo a orientarsi, spiegandogli dove siamo diretti e perché.
  • All’arrivo a destinazione, ugualmente, è bene fermarsi un momento e lasciare che la persona affetta da Alzheimer familiarizzi con il nuovo luogo, rimandando la sistemazione delle valigie e altre operazioni.
  • Se alloggiamo in uno hotel o altra struttura è bene avvisare, se ancora non l’abbiamo fatto, della situazione, spiegando che malattia ha il nostro parente o caro e chiedendo attenzione su alcuni aspetti. L’ideale sarebbe chiedere prima della partenza di preparare la camera (per esempio eliminare tappeti in camera) e di prevedere un menù adeguato, riservandoci un tavolo in una posizione tranquilla del ristorante per i pasti.
  • Giunti in camera dobbiamo aiutare la persona affetta da demenza a orientarsi nello spazio nuovo. Uno dei sintomi più comuni dell’Alzheimer è il disorientamento, quindi è importante mostrare con calma tutti i luoghi della camera e della struttura.
  • Cambiando l’ambiente e inevitabilmente alcune abitudini del nostro caro è inevitabile che l’effetto del wandering possa aumentare. Avvisiamo il personale di struttura e se possibile anche le persone che lavorano nelle attività circostanti e ricordiamoci di tenere sempre con noi una fotografia del nostro caro da mostrare nel caso si smarrisse. Altrettanto importante è fare avere con sé documenti di riconoscimento e un numero da contattare sui vestiti o nelle tasche della persona malata.
  • Nel limite del possibile cerchiamo di mantenere la routine della giornata il più simile possibile a quella abituale, sia negli orari di sveglia, colazione, pranzo, cena e riposo, sia nelle attività. Se per esempio la persona è abituata a fare una passeggiata a metà mattina o pomeriggio è importante che continui a farla anche in vacanza.

In generale è importante la programmazione: niente deve essere lasciato al caso quando si viaggia con una persona malata di Alzheimer. Solo così potremo goderci la nostra vacanza. Cerchiamo di pensare, prima della partenza, a tutti gli inconvenienti, le urgenze e i problemi che potrebbero sorgere e proprio come forse facciamo quando prepariamo un nostro viaggio, scrivendo qualche settimana prima, tutto quello che ci potrebbe servire, così da non dimenticare nulla, iniziare a pianificare un viaggio con una persona di Alzheimer ridurrà notevolmente le possibilità che sorgano complicazioni.

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