
L’inverno è alle porte e con le temperature in discesa è bene avere qualche attenzione in più per i malati di Alzheimer
Tanto in estate il caldo può avere effetti più gravi sulle persone ammalate di Alzheimer, tanto le temperature più rigide possono portare con sé alcune importanti ripercussioni sul benessere del malato come l’aumento della pressione arteriosa, una maggiore incidenza delle malattie respiratorie e un maggior rischio di cadute. Seguire alcuni piccoli accorgimenti si rivelerà prezioso, vediamoli insieme.
Gli ambienti
La temperatura degli ambienti deve essere adeguata, se le finestre o le porte delle nostre abitazioni sono soggette a spifferi copriamole o utilizziamo dei paraspifferi. Collochiamo il letto del malato o la sua poltrona negli angoli più interni e riparati della stanza.
L’abbigliamento
Una persona affetta da Alzheimer potrebbe non essere in grado di vestirsi nel migliore dei modi, aiutiamola nello svolgimento di questo compito e privilegiamo il cosiddetto “abbigliamento a cipolla”, in modo da potere all’occorrenza togliere o mettere strati. È importante evitare il freddo, ma anche la sudorazione che, a causa di possibili sbalzi, potrebbe portare a raffreddori e influenze.
L’alimentazione
Il freddo potrebbe inibire la voglia di bere del malato, proponiamogli noi acqua o bevande calde, che risulteranno doppiamente ristoratrici. Controlliamo anche la corretta alimentazione del soggetto, magari scegliendo anche alimenti amici di una corretta pressione arteriosa.
Quando uscire
Uscire di casa per una passeggiata è sempre un’ottima idea. Il moto favorisce la circolazione, la digestione e anche il buon umore. È fondamentale però scegliere le ore più calde e luminose. A causa del disorientamento spazio-temporale provocato dall’Alzheimer, il malato potrebbe richiederci di uscire anche la mattina presto o la sera, non assecondiamolo, ma per tranquillizzarlo condividiamo con lui il timing delle uscite, inserendole nella sua routine.
Illuminare l’ambiente
Una buona illuminazione degli spazi è utile non solo a evitare spiacevoli incidenti domestici, ma anche a garantire un senso di sicurezza del malato che, nonostante l’accorciarsi delle giornate e il buio, continuerà a riconoscere l’ambiente in cui si trova e non ne sarà spaventato. La sera è inoltre importante evitare lo svolgimento di qualsiasi attività e dedicarsi al relax e al riposo. Le persone affette da demenza, a causa della “sindrome del tramonto”, possono infatti vivere momenti confusionali che, nei casi più intensi, possono anche portare a deliri e allucinazioni.