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Alzheimer e demenza: cosa sono e differenze

By Gennaio 1, 2021Alzheimer

Si sente sempre di più parlare di Alzheimer e di demenza. Ma non sempre è chiaro cosa sia l’uno e cosa l’altra. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza, spiegando le differenze e le caratteristiche di entrambe.

 

Per capire la distinzione tra demenza e Alzheimer, il metodo più efficace è immaginare la demenza come un ombrello, sotto il quale stanno diverse parole (e patologie) che hanno a che fare con la perdita della memoria e con altre capacità cognitive, gravi abbastanza da interferire nella vita quotidiana di chi ne è affetto.

Demenza: cos’è e cosa provoca?

La demenza, dunque, non è una singola malattia, ma piuttosto un termine generale che raggruppa diverse condizioni mediche specifiche, incluso l’Alzheimer. I disturbi raggruppati sotto il termine generale di demenza innescano un declino delle capacità di pensiero, note anche come abilità cognitive, abbastanza gravi da compromettere la vita quotidiana e l’indipendenza delle persone. Ma non solo, le forme di demenza influenzano anche i comportamenti delle persone che ne sono affette così come i loro sentimenti e le loro relazioni.

La malattia di Alzheimer rappresenta il 60-80% dei casi di demenza. La demenza vascolare, invece, che si verifica a causa del sanguinamento microscopico e del blocco dei vasi sanguigni nel cervello, è la seconda causa più comune di demenza. Esistono anche casi di demenza mista in cui i cambiamenti cerebrali sono di diversi tipi. Esistono molte altre condizioni che possono causare sintomi di demenza, alcune delle quali reversibili, come i problemi alla tiroide e carenze di vitamine.

La demenza viene spesso definita erroneamente “senilità” o “demenza senile”. Ciò è sbagliato perché sottintende che il grave declino mentale sia una conseguenza normale dell’invecchiamento. Ma non è così.

Alzheimer: cos’è e cosa provoca?

L’Alzheimer è un tipo di demenza che colpisce la memoria, il pensiero e il comportamento di una persona. I sintomi alla fine diventano così gravi da interferire con le attività quotidiane, anche le più semplici, e da togliere ogni autonomia a chi ne soffre.

L’Alzheimer è la causa più comune di demenza, un termine generico per indicare la perdita di memoria e di altre capacità cognitive e infatti rappresenta il 60-80% dei casi di demenza.

L’Alzheimer, come ogni altra forma di demenza, non è una conseguenza normale della vecchiaia anche se il più grande fattore di rischio noto è l’avanzare dell’età e, in effetti, la maggior parte delle persone affette da Alzheimer ha 65 anni o più. Ma l’Alzheimer non è solo una malattia della vecchiaia, esiste infatti anche una forma precoce che colpisce persone che hanno meno di 60 anni.

L’Alzheimer è una malattia progressiva, in cui i sintomi peggiorano gradualmente nel corso degli anni. Nelle sue fasi iniziali la perdita di memoria è lieve, ma in fase avanzata le persone perdono la capacità di portare avanti una conversazione e rispondere al loro ambiente. In media, una persona con Alzheimer vive da quattro a otto anni dopo la diagnosi, ma alcuni malati possono vivere fino a 20 anni.

L’Alzheimer non ha una cura, ma sono disponibili trattamenti per alleviare i sintomi e la ricerca continua. Sebbene gli attuali trattamenti per l’Alzheimer non possano fermare la progressione dell’Alzheimer, possono temporaneamente rallentare il peggioramento dei sintomi della demenza e migliorare la qualità della vita di chi soffre di Alzheimer… e di chi li assiste.

Alzheimer e demenza: quali sono le cause

La demenza è causata da danni alle cellule cerebrali impedendo loro di comunicare normalmente. Quando questo succede il pensiero, il comportamento e le emozioni possono essere compromessi.

Il cervello ha molte regioni distinte, ciascuna delle quali è responsabile di diverse funzioni (ad esempio, memoria, giudizio e movimento). Quando le cellule in una particolare regione sono danneggiate, quell’area non può svolgere le sue normali funzioni. L’ippocampo è il centro dell’apprendimento e della memoria del cervello e le cellule cerebrali di questa regione sono spesso le prime a essere danneggiate ed è proprio per questo che la perdita di memoria è spesso uno dei primi sintomi dell’Alzheimer.

Non esiste un test per determinare se qualcuno ha la demenza. I medici diagnosticano l’Alzheimer e altri tipi di demenza sulla base di un’attenta anamnesi, un esame fisico, test di laboratorio e osservando i cambiamenti nel pensiero, nelle attività quotidiane e nei comportamenti associati a ciascun tipo. E grazie a questi esami e valutazioni i medici possono determinare che una persona ha la demenza con un alto livello di certezza. Ma è più difficile determinare il tipo esatto di demenza perché i sintomi e i cambiamenti cerebrali di diverse demenze possono sovrapporsi. In alcuni casi, un medico può diagnosticare la “demenza” e non specificare di quale tipo. In questo caso è necessario consultare uno specialista.

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