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Alzheimer e demenza: come comportarsi

By Dicembre 23, 2022Alzheimer
Alzheimer e demenza

La demenza porta con sé numerosi disturbi quali la perdita delle funzioni cognitive, la presenza di allucinazioni e fissazioni e possibili comportamenti aggressivi. Ecco alcuni consigli per gestire al meglio il rapporto con il malato

 

Assistere un parente o un amico affetto da Alzheimer e demenza rappresenta una sfida impegnativa, che richiede la conoscenza di alcune utili informazioni, l’aiuto di medici e, all’occorrenza, di personale specializzato e, ultima, ma non per questo meno importante, di tanta pazienza. 

Demenza senile: quali disturbi comporta

La demenza senile è una malattia neuro-degenerativa che porta a una progressiva riduzione delle facoltà cognitive. La malattia nel suo svilupparsi attraversa tre stadi: iniziale, intermedio e avanzato. Nel primo stadio i sintomi fanno la loro comparsa, nella fase intermedia peggiorano e si fanno più frequenti, mentre nell’ultima fase il peggioramento è tale da impedire lo svolgersi delle normali attività quotidiane. Scopriamo i disturbi delle varie fasi.

Lo stadio iniziale 

Tra i primi problemi troviamo lievi difficoltà nell’esprimersi, nel comprendere il linguaggio e nell’effettuare calcoli. Anche la memoria dà i primi segnali di difficoltà attraverso lievi amnesie e si hanno difficoltà di giudizio. Il soggetto si fa inoltre più pigro e passivo e può anche presentare sporadici cambi di personalità. 

Lo stadio intermedio

Nello stato intermedio si ha un peggioramento di quanto sfociato nello stadio iniziale e si aggiungono ulteriori disturbi. Si verificano problemi della vista e il soggetto fatica a quantificare le distanze e a percepire correttamente i colori, anche spazio e tempo causano confusione e disorientamento e si ha instabilità emotiva. Le difficoltà mnemoniche riguardano sia la memoria a breve termine sia a lungo termine.

Lo stadio più avanzato 

Lo stadio avanzato vede un ulteriore peggioramento della situazione con una perdita quasi totale delle capacità cognitive abbinata all’incapacità di compiere attività quotidiane quali mangiare (la deglutizione si fa complessa), lavarsi, vestirsi… Si hanno inoltre la perdita del controllo motorio e la perdita di controllo della funzione vescicale e intestinale. Elemento ancora più doloroso da affrontare è il fatto che il paziente non riesca a riconoscere i suoi cari. A tutto questo possono aggiungersi anche comportamenti aggressivi e il manifestarsi di fissazioni mentali e di illusioni sensoriali.

Alzheimer e demenza: come comportarsi 

Ecco un elenco di consigli che potranno facilitare la gestione del malato affetto da demenza senile.

Contro le allucinazioni 

Illuminare bene gli ambienti e correggere eventuali difetti di vista ridurranno le allucinazioni e favoriranno anche movimenti più sicuri, con minor rischio di incidenti domestici. In casa è bene evitare la presenza di specchi e superfici riflettenti o coprirli con una tenda.

In caso le allucinazioni si verificassero spesso è importante confrontarsi con il medico curante per valutare il dosaggio di alcuni farmaci. 

Contro gli infortuni 

Spazi sgombri faciliteranno i movimenti, così come la presenza di un corrimano. Anche i mobili possono fornire un punto di appoggio. Meglio evitare cuscini che potrebbero cadere e fare inciampare, così come sono sconsigliati i tappeti e sono preferibili maniglie alle porte e superfici antiscivolo. 

Contro confusione e disorientamento 

Lo spazio che accoglie un malato di demenza deve essere riconoscibile e rassicurante. Oltre alla corretta illuminazione è bene evitare di spostare i mobili o di cambiare l’aspetto delle stanze, elementi che causerebbero ulteriore confusione e disorientamento. La presenza di elementi come un calendario con giorno, mese, anno e stagione favorisce l’orientamento temporale.

Pazienza e linguaggio semplice per una comunicazione proficua 

La presenza del caregiver rassicura il paziente. Nel rapporto quotidiano è bene rivolgersi a lui in modo chiaro, semplice, mantenendo il contatto visivo e chiamando la persona per nome. Anche i gesti possono servire ad accompagnare e rafforzare il messaggio trasmesso con le parole. Parlare pacatamente e con dolcezza aiuterà anche il mantenimento della calma nelle situazioni più difficili. In caso di aggressività è bene contattare il medico di riferimento. 

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