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Alzheimer: consigli generali su come affrontare i disturbi del comportamento

By Aprile 1, 2022Alzheimer
Alzheimer e disturbi del comportamento

Le persone malate di Alzheimer o demenza non riescono sempre a essere consapevoli delle proprie sensazioni o dei propri bisogni. E, molto spesso, non riesce a comunicarle ai suoi caregiver. Queste sono le origini dei comportamenti che ai nostri occhi sembrano strani o senza senso e che sono invece sintomi della malattia

 

L’Alzheimer pur manifestandosi diversamente in ogni persona, ha dei tratti comuni che si manifestano in diversi tipologie di sintomi. Da un lato ci sono quelli cognitivi, come per esempio la perdita di memoria e dall’altro ci sono i disturbi comportamentali, quelli che si manifestano come stranezze di atteggiamento. I più frequenti sono: l’aggressività, la vocalizzazione persistente, il collezionismo, il wandering, l’affacendamento, la sundowning syndrome, disturbi della sessualità, comportamenti alimentari inappropriati e insonnia.

Precedentemente, su questa piattaforma, li abbiamo affrontati singolarmente; questa volta vorremmo dare dei consigli generali su come affrontare i disturbi del comportamento causati dall’Alzheimer.

  • Per contrastare l’apatia, possiamo incoraggiare il nostro caro a svolgere tutte le attività che riesce a portare a termine.
  • Congratuliamoci quando riesce a portare a termine qualcosa.
  • Lasciamo che si fermi o interrompa un’attività se si sente stanco.
  • Per contrastare la frustrazione di fronte all’incapacità di svolgere alcune attività, possiamo provare a sostituirci o a offrire aiuto, chiedendo di darci indicazioni o suggerimenti.
  • Stimoliamo i suoi interessi, ma senza troppa insistenza.
  • In caso di agitazione o nervosismo, possiamo provare a inventarci qualche occupazione manuale che lo possa distrarre, come per esempio mondare la verdura, piegare la biancheria… O possiamo anche proporgli di bere un bicchiere d’acqua.
  • Se dovesse dire frasi imbarazzanti o avere comportamenti sconvenienti, cerchiamo di distrarre il malato, allontanandolo se ci troviamo con altre persone. Dovremmo poi fare attenzione, cercando di capire quale potrebbe (o chi) essere il fattore scatenante di tale comportamento.
  • Cerchiamo sempre di rassicurare il malato, anche quando ha manie di persecuzione.
  • Il malato potrebbe nascondere gli oggetti (per paura che gli vengano rubati). Possiamo avere doppioni degli oggetti più importanti (chiavi, occhiali…), ma soprattutto dobbiamo cercare di scoprire e memorizzare i nascondigli perché molto probabilmente saranno sempre gli stessi.
  • Avvisiamo le persone che ci stanno intorno e che si relazioneranno con lui o lei: familiari, amici, ma anche personale di hotel quando si va in vacanza o al ristorante.
  • Di notte è sempre meglio chiudere a chiave le zone più pericolose della casa e la porta d’ingresso. Possiamo tenere accese delle luci d’emergenza, in bagno, in camera e ovunque sappiamo che potrebbe andare se si dovesse alzare dal letto di notte.

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