
Secondo i dati della Federazione Alzheimer Italia, quasi la metà dei malati di Alzheimer vive in casa. Il lavoro di familiari e caregiver è molto impegnativo, anche perché ogni caso è diverso dall’altro, ma migliorare le cure in casa delle persone affette da questa forma di demenza è possibile. Primo step: creare una routine
Vivere con una persona affetta da Alzheimer può essere molto stressante: perdita di memoria e continuo peggioramento delle facoltà cognitive e motorie rendono i pazienti sempre meno autonomi. Inoltre tra i sintomi più frequenti di questa malattia ci sono ansia, depressione e anche allucinazioni; sebbene non ci sia una cura farmacologica in grado di guarire o fermare il progredire della malattia, si può però migliorare la convivenza con il malato con un duplice scopo. Alleviare la fatica e l’impegno di chi si ne prende cura e contenere gli effetti e l’avanzamento della malattia sul paziente.
Migliorare le cure in casa è possibile stabilendo delle attività e ripetendole ogni giorno così che, per il malato, diventino un’abitudine. Creare una routine quotidiana è infatti un ottimo sistema per diminuire il senso di smarrimento nei malati di Alzheimer. Certamente, in base alla fase in cui si trova il paziente, le attività che lui o lei potrà svolgere saranno diverse, ma è sempre importante mantenere la persona attiva.
Creare una routine quotidiana, perché?
- la ripetizione diminuisce lo stress;
- per lasciare il malato il più autonomo e indipendente possibile, mantenendo alta il suo umore e l’autostima;
- lo svolgimento di attività, anche semplici, aiuta a mantenere le facoltà residue – sia quelle cognitive sia quelle funzionali/motorie;
- la ripetizione aiuta a strutturare la giornata;
- compiere attività fisica aiuta a facilitare il sonno del malato, spesso disturbato.
Come migliorare le cure in casa
Le attività che si possono far svolgere a un malato di Alzheimer sono molte, l’importante è scegliere quelle che davvero è in grado di svolgere da solo per non creare l’effetto contrario e innervosirlo. Ma soprattutto è importante provare e sperimentare. Un buon criterio di scelta è seguire le inclinazioni e le passioni del malato. Se per esempio il nostro familiare amava il giardinaggio, fargli curare piante e fiori potrebbe essere una buona idea. Allo stesso tempo, però, non è detto che ciò che piaceva un tempo o che era la sua professione sia utile per calmarlo. Se si avvertono sentimenti negativi, è necessario interrompere l’attività e provare con qualcos’altro.
Ecco alcuni esempi di attività da far compiere a una persona malata di Alzheimer per creare una routine quotidiana:
- cucinare;
- lavarsi e vestirsi;
- ballare e ascoltare musica;
- leggere libri e giornali;
- disegnare, dipingere, decoupage;
- giocare a carte;
- lavorare a maglia;
- giardinaggio;
- praticare qualche sport (in versione soft);
- svolgere piccole attività domestiche.