
Dieta mediterranea e Alzheimer: tutti i benefici. Frutta, verdura, legumi, pesce azzurro e pochi grassi saturi. La corretta alimentazione può proteggere dal declino mentale e cognitivo causato dall’età e dalla demenza.
Sono tanti gli studi che mostrano l’influenza della nostra alimentazione sulla nostra salute: il cibo o meglio la dieta che seguiamo può prevenire o ritardare l’insorgenza di alcune malattie, tra cui la demenza. E non solo, può anche rallentarne la sua progressione. Anche Korian Italia, in collaborazione con il Dipartimento di Scienza dell’Alimentazione e Nutrizione dell’Università degli Studi di Milano ha condotto un progetto di ricerca sul tema tra il 2015 e il 2016 su 56 pazienti affetti d’Alzheimer ricoverati presso l’RSA Saccardo di Milano.
Grazie a una dieta mediterranea basata sull’apporto di vitamine e minerali e la riduzione di grassi saturi di origine animale, zuccheri semplici e sale, i pazienti hanno manifestato significativi miglioramenti nei livelli di acido folico nel sangue, migliorando l’apporto delle vitamine dei gruppi B nell’organismo. In particolare si sono registrati aumento del selenio, responsabile della protezione cellulare dei radicali liberi e del rafforzamento delle difese immunitarie e antivirologiche. Grazie alla dieta mediterranea aumenta anche il livello di vitamina D che favorisce il metabolismo del calcio contribuendo alla rimineralizzazione delle ossa e si riduce il livello di colesterolo, quello della glicemia, dei trigliceridi, zinco e rame.
A inizio un anno un’altra ricerca, condotta dall’University College di Cork ha dimostrato che, indipendentemente da provenienza geografica e età, appena un anno di dieta mediterranea porta a modifiche del microbiota intestinale simili e vantaggiose per tutti. Analizzato nell’intero campione prima e dopo un intervento dietetico della durata di 12 mesi il microbiota intestinale: di chi aveva seguito la dieta mediterranea era modificato in favore di batteri buoni per la salute, in particolare microrganismi che precedenti studi avevano legato a invecchiamento sano, assenza di fragilità, buone funzioni mentali e memoria e ad assenza di fenomeni infiammatori diffusi.
Queste ricerche confermano che l’insorgere della demenza risulta più elevato nelle persone che consumano diete ricche di colesterolo, carne, grassi saturi e più in generale con un valore molto alto di calorie totali giornaliere. Tutti questi elementi, infatti, contribuiscono a formare placche di beta-amiloide e a creare danni ossidativi ai neuroni.
Dieta mediterranea e Alzheimer
La dieta mediterranea, invece, favorisce il corretto apporto di macronutrienti (carboidrati, grassi, proteine) e di micronutrienti (potassio, sodio, zinco, acido folico, calcio, selenio, vitamine C, D, E) utili per rallentare il declino cognitivo e abbassare il rischio di demenza. Ma in pratica, la dieta mediterranea quali cibi include?
- Prodotti integrali
- Legumi
- Frutta
- Verdura
- Carne bianca
- Uova
- Pochi zuccheri
- Pesce azzurro (sgombro, sarde, alici, aringhe)
- Frutta secca
- Semi
- Frutti rossi
- Soia
- No cibi precotti e pieni di additivi
A una corretta alimentazione va unita, ovviamente, una regolare attività fisica, per evitare l’accumulo di proteine tossiche nei neuroni, che porta al deterioramento neurologico e cognitivo tipico dell’Alzheimer.